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Subscription Box: Try is better than buy

A chi non piace ricevere una sorpresa? Una bella scatola piena delle cose che ci appassionano di più: che siano prodotti beauty, gadget, libri… Ce la siamo regalate da sole, è vero. Ma se non conosci il contenuto è proprio come un regalo! Sottoscrivere un abbonamento ad una Subscription Box è una buona idea se lo fai con lo spirito giusto.

Regalarsi una sorpresa

L’idea è semplice: sottoscrivi un abbonamento alla Box che preferisci e ricevi a casa una bella scatola piena sorprese: conosci il tema ma non il contenuto!

Solitamente più lungo è l’abbonamento più basso è il prezzo, ma quasi tutti offrono la possibilità di bloccarlo se non si è soddisfatti dei prodotti ricevuti. La cadenza è mensile o bimestrale.
Diciamo che lo spirito giusto è quello della sperimentazione: se ti iscrivi sperando di trovare i tuoi prodotti preferiti… lascia perdere! Spesso il contenuto sono vere e proprie novità o prodotti di nicchia, sconosciuti ai più.

Non proprio una novità..

Le prime Subscription Box in Italia sono state a tema Beauty, ma ormai si trova di tutto: dagli snack giapponesi alle piante grasse.

Da oltre un decennio il mercato delle Subscription Box è riuscito a fidelizzare milioni di clienti, almeno per quanto riguarda l’estero. In Italia la storia è diversa. Negli anni sono tantissime le subscription box naufragate in breve tempo. GlossyBox, una delle prime beautybox sbarcò in italia nel 2011, ma abbandonò il nostro mercato nel 2014, SugarBox non arrivò al suo secondo compleanno nonostante fosse tra le più apprezzate nel settore Beauty.

Sicuramente le dinamiche di Instagram hanno dato un po’ di ossigeno a questo mercato: a chi non piace sentirsi influencer e fare una storia durante l’unboxing della subscription box?

Sicuramente una buona parte delle Subscription Box è dedicata al gentile sesso, che si sa ama le sorprese e lo shopping. Vediamo le più gettonate al momento in Italia.

Beauty, le box che piacciono a tutte

Abiby

Abiby Una delle Subscription Box che sta spopolando. L’ho provata anche io e potete leggere le mie opinioni sul servizio qui e sui prodotti qui. Merito anche d. Spesso contiene prodotti difficili da acquistare in Italia, ma anche nuovi marchi e prodotti italiani ancora poco conosciuti. Il sito dichiara che il valore minimo della scatola è 90 euro, quindi il triplo di quello che la pagate sottoscrivendo un abbonamento di 3 mesi. Vero? Diciamo di si perché il costo di ciascun prodotto viene indicato nel grazioso flyer a tema che trovate nella scatola. Spesso ci sono promo o offerte vantaggiose, il prezzo medio comunque è 25 Euro a box.

Mybeautybox

Leggermente più economica, Mybeautybox . Con 14 Euro al mese riceverete la vostra scatola: almeno 5 prodotti tra skincare, bodycare, kaircare, make up e fragranze del valore medio superiore a 50 €. Prodotti di marchi tra i più conosciuti. La box adatta a chi preferisce prodotti mainstream.

Lookfantastic

Last but not least, lookfantastic. Solitamente 6 prodotti, tra mini e full size. Marchi e prodotti tra i più noti affiancano le ultime novità. Oltre alla beauty box, il sito offre la possibilità di acquistare singoli prodotti che avete avuto modo di provare perché inseriti nelle box oppure semplicemente che vi incuriosiscono o che già conoscete ed amate.

Il Beauty non fa per te? Subscription Box italiane alternative

ReBelle Box

ReBelle Box  un cofanetto a sorpresa che raccoglie prodotti di artigiane e artiste emergenti di ogni tipo: illustrazione, letteratura, beauty. Il tema? ogni mese diverso. A marzo il nome della Box era Cat Lover: quindi un libro, una spilla, una maschera idratante, cartoline illustrate, croccantini per gli amici pelosi e altro ancora, tutto a tema felino! Lanciato all’inizio del 2018, il progetto sceglie ogni mese un progetto o un’associazione per la tutela dei diritti delle donne a cui dare visibilità all’interno della scatola e da sostenere con una parte dei ricavi.

Hoppipolla

Hoppipolla Una subscription box bimestrale con contenuti di vario tipo ma tutti provenienti da quella che viene comunemente chiamata “cultura indipendente”. Designer, illustratori e altre piccole realtà creative che farebbero fatica a farsi conoscere altrimenti . Spesso i prodotti nascono “in esclusiva”, ovvero da una collaborazione tra gli artisti e Hoppípolla, altri invece sono prodotti già esistenti sul mercato.

4 Comments

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